London life

La via parellela a dove vivo...È così british, è così lontana e vicina allo stesso tempo.

Tutto addobbato

Incredibile come amino il loro paese!

The Queen

Avrà anche - ipoteticamente - complottato la morte di Diana, ma è comunque una donna con le palle! God save the Queen (anche se non credo °-°)

MEOW

Il megamiciomiao di Catford! Paws up *w*

Tower Bridge

Voglio fare foto fighe anche io. REGALATEMI UNA REFLEX!!! (Prometto di non fotografare Converse e posaceneri)

London Tube

Costa l'ira di Dio, sappiatelo!

martedì 18 settembre 2012

Life lesson #4: Cosa aspettarsi al lavoro

Siamo a buon punto, abbiamo una casa, abbiamo il NIN e un'Oyster. Ci serve un lavoro.
Trovare lavoro a Londra è molto semplice o molto complesso, non c'è una via di mezzo, nessun percorso intermedio, nessun menù medio.
Io ci ho messo nove giorni via internet a trovare lavoro, una ditta di consegne (di cui ho già parlato: Darwin Deli) e un colloquio al McDonald's.
Se il vostro inglese è sgrammaticato, evitate il Mc. Non gli importa dell'accento, ma pretendono (giustamente) una comprensione quasi perfetta, che se non vivi qui da mesi non potrai mai avere.
Ci sono tantissimi modi per trovare lavoro: internet, giornali, agenzie, annunci, passaparola, consegna dei curricula (come fare un buon curriculum in Inglese), Job Centre ecc ecc.
Personalmente sono andato in Agenzia, ma vi consiglio di provare personalmente se avete un buon inglese.
...ma che cazzo dico? Nessun italiano ha un buon inglese di partenza, ad eccezione di qualche eletto, ovvio.

Concludendo in breve...
In un posto di lavoro inglese si aspettano tu arrivi 10 minuti prima dell'inizio. Se arrivi cinque minuti prima sei in ritardo, per-non-si-sa-quale-logica se arrivi in orario verrai sgridato come il peggiore dei ladri di Chinatown.
La paga può essere settimanale, bisettimanale o mensile e, in pochi casi, si può scegliere con quale frequenza venir pagati.
La paga minima (dai 21 anni in su) è di 6.08 sterline lorde, che a seconda del vostro status sociale, se avete o meno il NIN, se siete europei od extraeuropei verranno detratte dal 14 al 23 % di tasse.
Verrete sfruttate, insultati, mortificati e pagati male, ma gli stipendi sono effettivamente più alti di quelli italiani, prendo quasi il doppio di un mio amico che fa l'agente immobiliare, e sono uno sciacquapiatti...
Perché vi dico, spassionatamente, venite su, fate un lavoro umile finché il vostro inglese non migliora e fate vedere quanto valete, la meritocrazia qui ancora esiste, non perdete tempo in Italia...

Qui sotto un po' di link utili:

Life lesson #3: Nella fossa dei serpenti

Signori e Signore, Ladies and Gentlemen, la metro di Londra. 
A primo impatto, soprattutto per un Italiano, abituato alle micro-metropolitane Romane-Milanesi-Napoletane, questa mappa è un insieme sadico di rete tessute da ragni malavagi.
Una settimana di utilizzo, e diventerà la cosa più semplice del mondo.
La metro di Londra è antica, gigantesca, piena zeppa di stazioni, intercambi e binari in comune.
A volte bisogna controllare bene la direzione, per non prendere un treno sbagliato porta da tutt'altra parte!
Come già accennato nel post riguardante l'Oyster card, la Tube è molto costosa, un viaggio in zona uno costa £ 4.30 il biglietto, o due sterline utilizzando la Oyster; equivalente esattamente a un menù da McDonald's e un caffè londinese (tre litri di caffè insomma).
Quello che sembrerà incredibile, è che molte zone di Londra non sono coperte da questa fitta rete di treni, anzi, la zona Sud ne è completamente sprovvista! Si può infatti notare dall'oltre-riva Nord del Tamigi, coperto da tutte le linee metropolitane londinesi...
Detto ciò, cosa bisogna aspettarsi dalla metro londinese?
  1. Puntualità
  2. Altoparlanti gracchianti
  3. Tunnel lunghissimi
  4. Scale mobili, scale mobili, scale mobili e ancora scale mobili
  5. Pertugi ottocenteschi con scale a chiocciola da 100 gradini e più!
  6. Folla di persone nelle ore di punta (Londra non è mai trafficata come una Roma Termini, quindi se siete romani, troverete la folla una vera e propria stronzata in confronto all'ora di punta Romana)
  7. Segnaletiche funzionanti
  8. Ragazzi che cedono il posto alle vecchiette
  9. Ogni tipo di persona
  10. Un ubriaco ogni tanto
Un'altra cosa importante, se non fondamentale, è tenersi il biglietto stretto, come se fosse oro colato: se all'uscita dalla metro non si ripresenta il biglietto, o un'Oyster correttamente caricata, non si esce.
Gli operatori della Tube sono veramente gentile, e vi faranno correre a fare un altro biglietto, ma se mai dovesse girargli il culo (e scusate la finezza) vi beccherete 80 sterline di multa, che non sono poche!

Cose veramente fastidiose.

Io mi mantengo da solo, sono partito con i miei soldi, mi sono venduto l'oro del battesimo per poter venire qui e cavarmela da solo, ho cercato di lavorare e di non spendere nulla per poter avere una stupida base economica per essere qui. E cosa mi vengono a chiedere? Se prendo soldi dai miei? NO, non prendo un cazzo dai miei, non voglio un cazzo, e se mai dovessi aver bisogno di soldi extra, preferisco vendermi il culo al miglior offerente. E CHE CAZZO!



p.s. Ciò non significa che se mia nonna sgianciasse 50 euro sarei dispiaciuto, ma non è successo e non credo mai succederà!

martedì 11 settembre 2012

Life lesson #2: El Niño.

Vuoi lavorare a Londra? Hai bisogno del National Insurance Number, una specie di Codice Fiscale.
National, nazionale, Insurance, assicurazione, Number, banane.
Ovvio che significa numero, vi prendo solo per il culo.
Insomma, serve per aver diritto ad una pensione e/o agevolazioni sulle tasse, a seconda ovviamente di reddito, stato sociale e pippe varie che non sto a spiegare perché non le so.
Qual è il grande problema? Per fare il NIN bisogna lavorare. Ma come, non avevo bisogno del NIN per lavorare?
Sì...e no. È molto intricata come cosa, bisogna aver trovato lavoro per poter dire con orgoglio "io lavoro", ma bisogna prenotare prima l'appuntamento per poter dire al lavoro "non si preoccupi per il NIN, tra una settimana ho l'appuntamento".
Come funziona queste benedetto codice che sembra complicato come la Divina Commedia tradotta in equazioni di terzo grado? 
Innanzitutto armatevi di pazienza se il vostro inglese non è proprio dei migliori. Gli inglesi amano utilizzare il telefono, proprio lo adorano; per prenotare un appuntamento nel più vicino Job Centre (che vi spiegherò più tardi cos'è) bisogna chiamare qui +44 845 6000 643 e subire la vostra prima intervista telefonica in inglese.
Le domande sono semplici, ma se siete insicuri sul vostro inglese, il panico vi assalirà: yes, il panico mi ha assalito.



  • Da dove vieni?
  • Quanti anni hai?
  • Dove abiti?
  • Codice postale?
  • Lavori?
  • Quanto hai intenzione di stare?
  • Mi può compitare (spelling n.d.A.) il numero della sua carta di Identità con la data di scadenza? [Ok, non è scadenza, ma va bene così XD)
Dopo questa pippa (perché saranno 20 minuti solo per far capire all'operatore il vostro nome e cognome) vi verrà detto l'indirizzo del vostro Job Centre, la data e l'orario del colloquio.

Che cos'è il Job Centre?
Avete presente l'Inps? La stessa cosa. Ci sono annunci di lavoro, uffici, scartoffie, file chilometriche e così via.
L'unica differenza sostanziale, è che gli inglese sono dannatamente gentili; se in Italia avete il terrore della scortesia degli impiegati, siate pur certi che qui passarete 10 minuti di piacevole chiacchierata. Certo, la noia è identica, ma col sorriso tutto sembra più bello; infatti, gli inglesi sono soliti servirti merda con mille sorrisi.

Tornando a noi, dopo la fatidica chiamata passeranno due settimane circa e verrete chiamati al cospetto del popolo inglese. - Suona molto pomposo come cosa detta così -
Vi chiederanno le stesse, identiche, medesime, uguali, gemelle e totally the same, cose che vi hanno già chiesto via telefono. A che serve quindi andare lì sul posto? Ad un benemerito cazzo, l'unica utilità - forse - è il farsi fotocopiare il documento di Identità. 
Dieci minuti di intervista, venti di attesa (vi verrà diciamo requisito il vostro documento per accertamenti) e fine della storia. Una settimana lavorativa e sarete ufficialmente cittadini immigrati in regola, pronti a lavorare e pagare la tasse.

Link utili:National Insurance Number


That's all Folks!

lunedì 10 settembre 2012

Life lesson #1: L'ostrica della vita.

Ebbene sì, se vuoi muoverti around London bisogna munirsi di pazienza e tanti soldi. Differentemente da come funziona da noi, qui tutti hanno la tessera dei mezzi di trasporto, perché giustamente si risparmia...
Questa carta ha un nome specifico, Oyster; ostrica per l'appunto.
È bianca e blu - edizioni speciali a parte - di plastica, totalmente identica ad una carta di credito e veramente semplice da utilizzare.
Perché comprare un Oyster.
Innanzitutto si RISPARMIA tantissimo, secondo è veramente più comoda di un tradizionale biglietto o travel card: è di plastica, difficile che si sgualcisca irrimediabilmente in tasta.
Dove la compro?
No compratela in volo. Assolutamente NO. La Ryanair (la nota compagnia aerea irlandese) è solita fare il mercatino durante il viaggio, ed in genere vendono una Oyster a 30 pound, con 25 sterline di credito dentro insomma. Soldi sprecati a mio dire.
L'ostrica della vita la puoi fare in una qualsiasi stazione della metro, qualsiasi sia il tuo mezzo di trasporto dall'areoporto al centro, fiscalmente finirai in una stazione della metro. Non ci sono scuse o alternative, proprio no.
Cosa chiedere?
Londra è divisa in nove zone e ci sono diciottomila tariffe diverse. Appena arrivati, turista o meno, al di fuori della zona 2 non si andrà. Possiamo quindi cercare di arrangiare una frase maccheronica di approccio.
Da evitare come la peste è la forma "I want to do an Oyster card", nessuno vi capira, nessuno. E se lo so, significa che l'ho provato di prima persona...Gli iglesi amano tantissimo la forma "I'd like", "I wuold like", e sembrano proprio non capire forme grezze come "I want".
-Ma che minchia sta dicendo quel buzzurro?-
I'd like to make an Oyster Card with a weekly fare for zone one-two.
Fiscale, gentile, funzionale. Sono arrivato con un livello d'inglese veramente penoso (eppure molto più alto di molti miei amici)  e chiedere l'Oyster è stato massacrante.
Andiamo nel dettaglio, va.
L'Oyster impersonale, ovvero quella senza foto e nome del proprietario, può contenere due tariffe contemporaneamente: Weekly Travel Fare e la Top Up Us You Go.
La prima è quella già citata sopra, dura una settimana, costa 29.60 sterline e vi permetterà di girare Londra per tutta l'estenzione delle zone 1 e 2. Inoltre, con questa tariffa, si possono prendere TUTTI gli autobus del perimetro di Londra senza pagare un extra. Questo significa che potete viaggiare con la metropolitana fino alla zona due e poi prendere un autobus, senza pagare oltre, e andare in zona 9.
La seconda tariffa, invece, è a seconda del numero di viaggi che tu compi nell'arco di una giornata. Vai in stazione (o dai tabaccai) e ricarichi la tua Oyster come una carta di debito. Appena verrà utilizzata, verrà detratto l'importo del viaggio dalla carta.
Uguale all'Italia, insomma.
Detto ciò, mi sono stufato, la mia coinquilina cinese sta cucinando per tutta casa e non voglio deluderla non mangiando.

Link utili.
Trasporti di Londra
Delucidazioni Oyster

SEE YA!

venerdì 7 settembre 2012

Assenza ingiustificata

Diciamo che questo blog lo sto ignorando.
Ma son dettagli, no?
Prometto - a me stesso - di riprendere ad aggiornare questa piattaforma desertica piena di minchiate, finché morte non ci separi. Amen.
Insomma, indi per cui poscia, boh. Ho il ciuffo blu. Oh.
Lavoro troppo, almeno per i miei standard di Non-fare-un-cazzo-dalla-mattina-alla-sera.
Lascerò una lista di punti salienti.


  • Ho traslocato e sono in nero un'altra volta \o.o/ 
  • Ho la tessera di Tesco.
  • Ho le Beats Monster \o.o/
  • Ho una stupida Reflex del lontano e arcaico 2007 e la amo da impazzire ♥
  • Ho un amico straniero (Alleluia direi)
  • Il mio inglese migliora: adesso sembro un indiano
  • E faccio colazione con uovo al giorno, mi verrà o la salmonella o il cancro.
  • Sono ancora un cazzo di zitello. Diocan. E sì, bestemmio come un turco e non me ne fotte.
  • Bevo birra come un tedesco.
  • Mi stanno falsamente promuovendo al lavoro, mi farò più culo per la stessa cifra!