lunedì 4 giugno 2012

This thing!


Come si chiama questo affare? This thing.

Ehi, sai come funziona questo...emh, come si chiama, cioè, umh, THIS THING!
Sto sperimentando la mia ignoranza radicata, e sto notando che è pienamente concentrata sulle piccole cose: bollitore, padella, oggetti che in italiano saprei identificare in un attimo, che in inglese per me sono ignoti.
Voi sapevate che il bollitore - che da me neanche si usa - si chiama kettle
Io no. E che la padella fosse semplicemente pan?
In compenso, so pronunciare strawberries come un vero inglese. Parola di utilità massima insomma.
Ehi come stai? Fragole.
Usciamo stasera? Fragole.
Perché dici sempre fragole? Fragole.
Ti senti bene? Fragole.
No, non è molto utile come cosa.
Parlando con la mia coinquilina polacca, mi sono accorto che - più o meno - i vuoti, le lacune sono quasi le stesse. Nelle scuole ti insegnano cose veramente inutili.
Tom ha una mela, Geoffrey ha due mele.
Ok, ma come le sbucciano? Con cosa le sbucciano, dove le mangiano, come le mangiano? Preferiscono mettersele in tasca? Voi ditemi se a scuola vi hanno mai detto che pocket significa tasca! No, perché erano troppo impegnati ad insegnarci quanti peli sul culo aveva la Regina Vittoria. Ora, logicamente parlando, che senso ha insegnare la storia in inglese, se di inglese non insegnate le basi fondamentali? Non parlo di "i'm fine, thanks", parlo di oggetti fondamentali, cose necessarie per sopravvivere se si va all'estero.
Basterebbe prendere i ragazzi, portarli in gita all'ikea ed elencare TUTTI gli oggetti in inglese e non farli andare via finché non si imparano. 
A che cazzo mi serve sapere che la Elizabeth I ha regnato per 45 anni, se non so dire che sedeva su un trono di pino? 
Diamo priorità alle cose accidenti.

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