domenica 10 novembre 2013

Australopitecolandia!

Avrei dovuto aggiornare il blog ben 20 giorni fa, ma il destino crudele (leggasi genitori ignobili, trogloditi e senza una connessione internet) e l'ostello con il wi-fi a pagamento, non hanno voluto io potessi farlo.
Ciò nonostante, eccomi qui, finalmente in una casa con internet annesso - e connesso -.
Sono ufficialmente in Australia, la terra dei canguri e del cancro alla pelle.
Vorrei dire due parole molto importanti, le quali iniziano rispettivamente con la lettera P e D.
E non sta per Piedi Dorati, o Pirati Deceduti; o tanto meno Perniciosa Demenza.
Ho ben 26 buoni motivi per non voler tornare in Italia prossimamente:

  • 6 ore da Roma a Doha
  • 6 ore di attesa per lo scalo
  • 2 ore di attesa che aprano i dannati gate e l'aereo parta
  • 12 ore di volo fino a Perth, Western Australia 
AHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH
In compenso hanno provveduto al mio fabbisogno giornaliero di cibo spazzatura, poteva decisamente andarmi peggio. Ah già, dimenticavo la meravigliosa coppia cinese seduta di fronte a me, che è stata sdraiata per il 98% del volo. Avrei voluto ucciderli... 

Quindi, dopo appena 26 ore, siamo arrivati in Australia. 
L'aria ancora non era troppo calda ed afosa, anzi. La felpa era decisamente d'obbligo, ma solo dopo le 10 di sera. Fantastico.

Io e la mia amica abbiamo alloggiato per 10 giorni in un meraviglioso ostello pieno di francesi ed italiani.
Di per sé l'ostello era veramente grande, con un'immensa area comune di almeno 300 metri quadri... il vero problema erano le stanze.
Abbiamo condiviso la stanza con un ragazzo inglese, un 50 enne di dubbie origini, una ragazza tedesca e uno scozzese, con tanto di kilt nella borsa. E non sto scherzando! 
Brrrr.

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